Da casa per un giorno a settimana: 7mila addetti Enel in smart working

Da casa per un giorno a settimana: 7mila addetti Enel in smart working

Fine della sperimentazione, lo smart working all’Enel diventa strutturale. Archiviato positivamente il progetto pilota che ha coinvolto oltre 500 lavoratori, il lavoro da casa un giorno alla settimana diventa una modalità strutturale all’interno della multinazionale che ha deciso di estenderla a una platea che potrebbe arrivare a 7mila persone. L’intesa firmata dal gruppo e da Filctem, Femca e Uiltec, «è importante perché determina un cambiamento strutturale del modo di organizzare il lavoro, dovuto anche alle nuove tecnologie – spiega il segretario generale della Uiltec Paolo Pirani -. Si va verso industria 4.0, ma si va accompagnando i lavoratori coinvolti con una tutela collettiva da parte del sindacato».

I contenuti

In particolare il testo dell’intesa stabilisce l’allargamento della platea per la partecipazione allo smart working che consente al dipendente di lavorare in un luogo diverso dalla propria sede di lavoro, con il supporto dei sistemi tecnologici. Stesso trattamento economico e normativo per i lavoratori che rimangono inseriti allo stesso modo nell’organizzazione aziendale. La giornata smart è equiparata auna giornata di orario normale prendendo come riferimento l’unità di appartenenza, spiega il testo dell’accordo. Durante l’orario di lavoro, inoltre, il lavoratore deve fare in modo di essere sempre contattabile dal suo responsabile e da tutti coloro che si relazionano con lui in azienda.

Nessuna penalizzazione

La possibilità di lavorare da una sede diversa verrà progressivamente estesa , ma esclude i neoassunti, gli apprendisti, i part time e situazioni che non sono compatibili dal punto di vista organizzativo. Per ora è stato concordato il limite massimo di un giorno alla settimana, da concordare con il responsabile, ma soprattutto sono state confermate le coperture assicurative per i rischi professionali ed extraprofessionali, i buoni pasto e la mensa. Di miglioramento in miglioramento le parti hanno comunque ritenuto che vi siano ancora margini di miglioramento e hanno stabilito di effettuare un monitoraggio continuo nell’ambito del comitato bilaterale pari opportunità.

Fonte: Guida al Lavoro.